I PELLEROSSA: I MIGLIORI AMBIENTALISTI DI SEMPRE
Come tutti sappiamo, quello dei cambiamenti climatici è oggi il problema più grave che incombe sul mondo. Desertificazione, scioglimento dei ghiacciai, scomparsa delle barriere coralline sono solo alcune delle conseguenze del riscaldamento globale, causato a sua volta dall’emissione di gas serra sempre più in aumento negli ultimi anni.
Il riscaldamento globale, insieme con i disboscamenti, l’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura e delle risorse non rinnovabili per le attività industriali, mette in pericolo non solo la biodiversità di numerosi ambienti del mondo, ma anche le popolazioni indigene che vivono in questi luoghi a rischio.
Questi popoli, alcuni dei quali vivono in zone impervie della Terra pur di restare lontani dalla nostra cosiddetta “civiltà avanzata”, propongono un loro specifico modo di rapportarsi alla vita, legato a una cultura spirituale sviluppatasi al di fuori del contesto delle grandi religioni storiche.
Una delle più famose popolazioni indigene che si sono in parte integrate nel mondo dei bianchi, ma che cercano comunque di mantenere viva la propria cultura, è quella dei Pellerossa o, come è preferibile chiamarli, dei nativi americani.
Questo popolo in origine professava il culto della Grande Madre: la Natura infatti era considerata una madre, Colei che dava la vita e che proteggeva tutte le creature viventi, e gli animali erano visti come spiriti guida. Gli antichi Pellerossa quindi provavano un profondo amore e un grande rispetto per la natura e si comportavano da ospiti e non da possessori di quel meraviglioso pianeta che è la Terra, le cui risorse venivano utilizzate solo per soddisfare le esigenze di sopravvivenza.
Nel corso della storia, purtroppo, le idee dei Pellerossa non sono state sempre capite, anzi questi popoli sono stati combattuti per secoli dalle grandi religioni storiche, nei loro confronti sono state compiute violenze di ogni genere che li hanno privati della loro dignità spirituale.
Invece di osservare e ammirare come questi popoli vivessero in profonda simbiosi con la natura, l’uomo bianco li ha combattuti, ostacolando il loro stile di vita.
Nonostante ciò, la loro grande saggezza non è mai stata cancellata, anzi ha conquistato anche gli Europei e i bianchi americani, o perlomeno quelli di loro più sensibili ai problemi ecologici.
Ma quali sono, secondo la cultura pellerossa, le regole fondamentali da seguire per vivere in armonia con l’universo?
Ecco i dieci comandamenti dei nativi americani (tratti da “Gli Indiani d’America e la Natura” in www.nuvoledipaola.wordpress.com):
- La Terra è la nostra Madre, abbi cura di Lei.
- Onora e rispetta tutti i tuoi parenti.
- Apri il tuo cuore ed il tuo spirito al Grande Spirito.
- Tutta la vita è sacra, tratta tutti gli esseri con rispetto.
- Prendi dalla Terra solo ciò che è necessario e niente di più.
- Fai ciò che bisogna fare per il bene di tutti.
- Ringrazia costantemente il Grande Spirito per ogni giorno nuovo.
- Devi dire sempre la verità, ma soltanto per il bene degli altri.
- Segui i ritmi della natura, alzati e ritirati con il sole.
- Gioisci nel viaggio della vita senza lasciare orme
Se tutti seguissimo questo decalogo, potrebbe instaurarsi un rapporto armonico e solidale sia tra gli uomini sia tra l’uomo e la Natura le cui risorse, che si stanno pian piano esaurendo, sarebbero utilizzate in maniera più responsabile.
Invece l’uomo moderno fa esattamente il contrario: sfrutta in modo intensivo l’ambiente e riduce le foreste, abbattendo numerosi alberi, per guadagnare sempre più denaro.
Oggi coloro che contribuiscono in modo attivo alla lotta contro il Global Warming, occupandosi del 22% della superficie terrestre, sono proprio i popoli indigeni che rappresentano soltanto il 5% della popolazione mondiale (dati tratti da “Il paradosso degli indigeni: custodi della biodiversità scacciati dalle riserve naturali” in www.earthday.it).
Dovremmo prendere esempio da queste popolazioni per combattere i cambiamenti climatici che stanno distruggendo il nostro pianeta.
Per salvare la nostra Terra con le sue risorse basterebbe osservare il primo, il quarto e il quinto comandamento dei Pellerossa, basterebbe rispettare l’ambiente e i suoi abitanti, basterebbe ricordare l’ammonimento di Toro Seduto, capo della tribù dei Sioux:
“Solo dopo che l’ultimo albero sarà abbattuto, solo dopo che l’ultimo lago sarà inquinato, solo dopo che l’ultimo pesce sarà pescato, voi vi accorgerete che il denaro non può essere mangiato”.
Simone Bellomare