Gli effetti della musica sotto l’aspetto terapeutico
La musica e la medicina hanno sempre avuto un legame. Lo stimolo sonoro musicale è capace di attivare più aree cerebrali distinte tra loro.
Sembra che con l’intonazione di una nota si coinvolga l’integrazione senso-motoria, l’attenzione e la memorizzazione.
Secondo alcune ricerche e studi la musica stimola la nostra consapevolezza interiore, il nostro benessere e migliora il nostro umore, essa è in grado di influire sul battito cardiaco, la pressione sanguigna e la respirazione.
La musica è in grado di produrre plasticità cerebrale cioè la capacità del cervello di modificare la propria struttura tramite stimoli interni ed esterni.
Il cervello e le sue interconnessioni si modificano durante tutto il ciclo della nostra vita, la capacità di quest’ultimo di modificarsi in base alle varie esperienze prende il nome di neuroplasticità.
Il cambiamento strutturale può comportare il rafforzamento e la riconnessioni tra neuroni che esistevano già in precedenza o determinare la creazione, cioè far nascere nuovi neuroni producendo dei mutamenti.
Questo accade tramite l’eccitazione dei neuroni che attivano dei geni, rendendo possibili le trasformazioni a livello strutturale.
Ed è per questo che si è pensato che la musica fosse un ottimo mezzo per la riabilitazione di un soggetto con determinate patologie.
Ed ecco perché possiamo parlare di musicoterapia che, ai giorni nostri, viene utilizzata per risolvere molti disagi:
- per problemi di apprendimento;
- disturbi di comunicazione di tipo relazionale;
- disturbi dell’umore e stress;
- disturbi psicologici;
- ritardi mentali;
- dipendenze;
- problemi emotivi;
- disturbi psichiatrici;
- handicap sensomotori/fisici;
- problemi comportamentali;
- traumi.
Ad esempio, per quello che riguarda lo stress, la musica aiuta a rilassarsi; per quanto concerne, invece, i problemi emotivi la musica trasmette emozioni ai suoi ascoltatori aiutandoli cosí a superare i momenti difficili.
La musicoterapia è efficace anche per malattie come l’Alzheimer, questo perché i pazienti spesso ricordano le canzoni ascoltate in passato e questo permette loro di recuperare alcuni ricordi.
La musico terapia è di due tipi:
- Attiva se si usa una tecnica specialistica di miglioramento della comunicazione: una tecnica specialistica che favorisce il contatto con le proprie emozioni e consente dii esprimerle.
- Passiva se si fa ascoltare al paziente della musica/suoni, lasciando che gli effetti modifichino il terreno neuropsichico. Questa tecnica consiste nel far ascoltare ad un soggetto suoni strutturati in esecuzioni estemporanee o brani musicali .
Federica Marchese