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Giornata internazionale del volontario per lo sviluppo economico e sociale

ALMANACCO, ATTUALITA'

Oggi, 5 dicembre, si celebra la Giornata internazionale del volontario per lo sviluppo economico e sociale (International Volunteer Day for Economic and Social Development),  istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1985 con la Risoluzione 40/212, attraverso la quale tutti i governi degli stati membri sono invitati a valorizzare l’importante contributo del volontariato, in modo da incentivare la partecipazione solidale dei cittadini, sia nel proprio Paese sia all’estero.

Ogni giorno volontari e organizzazioni donano tempo e risorse per promuovere la pace e lo sviluppo in varie comunità nel mondo. Questa giornata ci dà l’opportunità di conoscere il loro sforzo e di apprezzare il contributo positivo che il volontariato dà alle nostre società.

Il volontariato può contribuire  alla società positivamente, dal momento che le organizzazioni sono a disposizione di particolari categorie di soggetti malati, disabili e svantaggiati a volte esclusi da sussidi statali. Con il volontariato viene meno la logica dello scambio materiale alla quale subentra la solidarietà e la reciprocità poiché il beneficiante restituisce, in qualche modo, attraverso la sua gratitudine e il suo affetto, da cui si creano dei legami, ciò che ha ricevuto dal suo beneficiario.

Tra le motivazioni per le quali ci si dedica al volontariato vi è sicuramente una forte spinta etica da parte dei volontari ed una visione spirituale dell’esistenza. Ciò che motiva all’impegno sociale a favore di altre persone svantaggiate è la presenza di una coscienza morale, empatica e sensibile verso le difficoltà delle persone svantaggiate ed emarginate

Le persone che ad oggi hanno mostrato interesse per lo svolgimento di attività di volontariato sono moltissime, se si pensa che sono state 350.492 le istituzioni non profit attive nel 2017 (ISTAT) e sono costituite soprattutto da studenti e giovani, con un’età spesso compresa tra i 23 e i 30.

Il volontariato viene promosso come politica di welfare negli stati e nel mondo. Secondo la dichiarazione 70/129, 17-12-2015, dell’ONU:

“gli Stati devono sostenere e promuovere il volontariato in modo da tendere alla <<Welfare Society>> dove l’intera società deve prendersi cura delle persone sofferenti”.

Un dibattito attuale sul volontariato è quello che si fonda sul contrasto tra la gratuità e il mondo attuale dove si valorizza il profitto.

La questione è saper riconoscere un valore economico alla gratuità cioè cercare di comprenderne l’utilità per la società. Quanto è utile il volontariato in una società come la nostra fondata sulla logica del profitto economico?

Possiamo riflettere sul fatto che se il volontariato si fermasse lo stato e le istituzioni per poter rispondere a questi stessi bisogni dovrebbero supportare costi di grande rilevanza che potrebbero non essere sostenibili. Dunque anche un modello economico come quello attuale non può fare a meno del volontariato e dei suoi notevoli vantaggi.

Aggiungiamo  alla riflessione sull’importanza del volontario un elenco di associazioni che fino ad oggi si rivelano molto utili a salvaguardare le vite umane e a supportare il disagio sociale delle categorie svantaggiate. Per quanto riguarda le associazioni di donatori di sangue abbiamo: Thalassa, Advs , Fidas, Avis. Vi sono anche grosse associazioni che lavorano sul territorio nazionale come: CRI e la Caritas.

A proposito delle associazioni di volontariato così si è espresso l’ottavo Segretario Generale delle Nazioni Unite, in carica fino al 2016, Ban Ki-moon:

“Esprimo la mia più profonda gratitudine a più di 6.700 Volontari delle Nazioni Unite, 12.000 Volontari online e un miliardo di comunità di volontari in tutto il mondo. Voi siete tutti fondamentali per il futuro dell’umanità e del pianeta. Il vostro impegno e la vostra passione sono di ispirazione per tutti noi”

Luana Fajia

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