Giornata internazionale del volontariato per lo sviluppo economico e sociale
Il 5 Dicembre di ogni anno, si celebra la Giornata internazionale del volontariato per lo sviluppo economico e sociale, (International Volunteer Day for Economic and Social Development) che venne instituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 Dicembre 1987. In questa riunione furono invitati tutti i governi degli stati membri per valorizzare l’importante contributo del volontariato e incoraggiare i cittadini ad offrirsi come volontari, sia nel proprio Paese sia all’estero.
Lo scopo del volontariato è quello di individuare il lavoro, il tempo e le capacità di mutuo aiuto in tutto il mondo.
Le attività volontarie possono essere di vario genere:
- Iniziative per la Pace;
- Iniziative per aiuti umanitari;
- Iniziative per assistenza medica;
- Monitoraggio dei diritti umani;
- Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Ai giorni nostri, volontari e organizzazioni dedicano tempo e risorse a promuovere la pace e lo sviluppo in diversi paesi del mondo. Questo tipo di attività contribuiscono in modo positivo alla società di oggi.
Il ruolo del volontario è quello di rappresentare la società, con le sue azioni, e la solidarietà della comunità verso i membri in situazione di disagio. Ad esempio le organizzazioni nascono per sensibilizzare ed aiutare particolari categorie di soggetti come malati, disabili svantaggiati o esclusi dai sussidi istituzionali statali.
Il volontariato si sostituisce alla logica del Contrattualismo e alla logica dello scambio; la «reciprocità» che si instaura con il volontariato é una relazione biunivoca: il beneficiario non è un semplice oggetto di benevolenza per chi lo benefica, ma è qualcuno che restituisce a chi lo sta aiutando il significato del suo donare. Le relazioni di dono, infatti, creano comunità, legami e senso di appartenenza.
Tra gli 8.034 volontari delle Nazioni Unite in servizio nel 2019 il 50% sono donne. Vi sono persone di età compresa tra i 25 e gli 81 anni, che rappresentano 163 nazionalità. Partecipano persone con disabilità, provenienti da gruppi indigeni e coloro che scelgono di non essere identificati in base al genere.
Consentendo alle persone di agire ed aumentando le interazioni tra i gruppi, il volontariato può promuovere il riconoscimento del valore intrinseco di tutte le persone a prescindere da sesso, età, origine etnica, disabilità o sessualità.
In conclusione, il volontariato è considerato universale e, quando il volontariato è accessibile a tutti, può diventare un potente equalizzatore sociale.
Maggiori investimenti nel volontariato, come opportunità per ridurre le differenze sociali, attraverso la creazione di spazi e opportunità per costruire empatia e solidarietà, sono fondamentali anche in considerazione delle sfide che il mondo deve affrontare ora ed in futuro.
Janushiya Singarajah